lunedì 18 agosto 2014

Recensione: La collina di Andrea Delogu e Andrea Cedrola




Casa editrice: Fandango libri
Genere: autobiografico
Anno: 2014
Pagine: 345
Legatura: Brossura
Prezzo:€ 18
Disponibile su: http://www.ibs.it/code/9788860443991/delogu-andrea/collina.html  http://www.amazon.it/La-Collina-Capitolo-Angeli-caduti-ebook/dp/B00HZOIJNY

Scritto a quattro mani con lo sceneggiatore campano Andrea Cedrola, l'autrice di questo sconvolgente romanzo autobiografico (vincitore del Premio simpatia 2024 a Roma), riapre l'attenzione su un problema che ha avuto di che far parlare in maniera ossessiva negli anni ottanta, che tutt'ora esiste, ma che è passato in secondo piano rispetto alle nuove problematiche giovanili presenti in tutto il Paese. 

Modificando nomi e luoghi, Andrea Delogu nata e cresciuta nella comunità di San Patrignano descrive chiaramente quella che era la quotidianità di quel luogo di redenzione per molti, e carcere dell'anima per altri.

 Agli occhi di una bambina che non aveva visto altro che scene di crudeltà e sottomissione, la comunità appariva rassicurante e famigliare: un posto dal quale non sarebbe mai voluta andare via.

 Valentina vive lì da sempre con il padre Ivan, braccio destro del Mannoni, il santone fondatore dell'oasi di recupero al quale deve grazie per l'averlo accolto quando stava per sprofondare definitivamente; con loro c'è anche la madre, Barbara, che a differenza del marito crede poco nel "metodo" adottato per la rinascita dell'uomo.
 Le regole sono rigide per tutti, una volta accettati in comunità non si può più uscire se non quando il capo non decide che si è pronti a farlo, cosa che richiede lunghi tempi e maniere forti. All'interno del gruppo esistono gli "angeli", ex eroinomani che, con grande devozione, si sono messi al servizio della stessa comunità facendo di tutto affinché anche i nuovi arrivati possano finalmente uscire dal tunnel. Con le buone o con le cattive.
 Agli occhi di chi guardava da fuori, la Collina appariva come un regno unito capace di andare avanti da solo, grazie al lavoro dei suoi abitanti che lavoravano la terra, creavano materie prime, vendevano i prodotti della Collina e organizzavano corse di cavalli ricevendo gli elogi di tutti per l'impegno alla sopravvivenza e alla voglia di recuperare la propria esistenza; ma se da un lato c'era chi credeva vivamente nella Collina, come politici, personaggi di spessore e gli stessi familiari dei ricoverati, dall'altro c'era chi si sentiva stanco dei soprusi e voleva finalmente mostrare al mondo intero quello che era in realtà il lato oscuro della salvezza. 

 "Rimasta sola nel capannone, Barbara si agita sul letto, tra spasmi e urla. La scimmia le sta mangiando il cervello sotto i miei occhi"


 "San Babila a quei tempi era sotto protezione di un politico di destra (...) La cosa pericolosa era che noi ci credevamo forti davvero"


 "Passata la scimmia da poco,oppure ancora in corso, butti fuori tutto. A chi ti ha preso, accolto e accettato racconti ogni particolare"


 "L'asilo è il nostro lavoro e anche noi dobbiamo essere puntuali"


 "Il capodanno in Collina era considerato un evento. Quella sera i ragazzi, e non solo Ivan, potevano bere un bicchiere di vino e le ragazze potevano truccarsi e vestirsi come volevano"


 "Puntavo tutto su Valentina. Da grande, quando avrebbe avuto dei figli, Valentina non  doveva avere un passato di dolore come il mio e di Barbara"


Claudia Mameli

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Recensione, La collina diClaudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://ilprofumodellacarta.blogspot.it/2014/08/casa-editrice-fandango-libri-genere.html.

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