lunedì 23 maggio 2016

La ragazza con le scarpe di vernice rossa, di Andrea Sperelli




Casa Editrice: ErosCultura
Anno: 2016
Formato: E-book
Genere:  Erotico
Pagine: 51
Prezzo: € 3,49

Giunto alla soglia dei sessant'anni, Davide sente il bisogno di compiere un viaggio a ritroso nel tempo, esplorando i luoghi nei quali si è consumata la più importante storia della sua vita. Fa questo per trovare cose che all'epoca non aveva saputo vedere, rimaste latenti nel suo cuore in attesa di essere comprese.
Ha conosciuto Delia vent'anni prima, quando si propose come redattore nella rivista on line gestita da lei. È da subito colpito dall'aspetto verginale della ragazza, che nasconde un lato oscuro visibile solo agli occhi di un altro membro della notte. Nonostante si siano incontrati una sola volta, tra i due nasce subito una profonda attrazione che li porta a condurre un perverso gioco di seduzione via chat: per due anni, ogni notte alla stessa ora, quando svestono i panni della normalità si ritrovano succubi l'uno dell'altra. Mostrandosi a lei senza veli, Davide spinge Delia a spogliarsi di una maschera che la protegge dalla vera conoscenza del proprio IO. La loro storia fatta di alti e bassi, nutrititi dalla donna per necessità di non perdere la propria moralità a causa della devastante forza psicologica di Davide, è una sorta di amore/odio nella quale la differenza di età non ostacola la passione che viene alimentata sino a quando i due decidono d'incontrarsi per far esplodere tutto il desiderio nutrito nel corso del tempo; un desiderio che si consumerà voracemente lasciandoli privi di forza, appagati nell'essersi finalmente ritrovati prima di abbandonarsi per sempre.

                                                                                   

Il linguaggio essenziale di questo racconto non trarrà in inganno i lettori più esigenti. Il testo infatti, sebbene richiami ad un genere di consumo più frivolo, è caratterizzato da una tecnica stilistica che sfocia irrimediabilmente nella narrativa poetica. Non è solo un racconto erotico senza veli, ma concentra fra le sue righe un più profondo significato da interpretare.
Gli incontri in chat sono il classico inizio di una storia basata sul mero sesso, reso ancora più interessante dalla remota possibilità di incontrare il partner che smonterebbe l'elaborata facciata di un castello costruito con pezzi di ricambio. In questo caso però, l'intento dell'autore non è solo quello di conservare intatto il luogo comune che caratterizza tali scenografie: i personaggi vivono in due paesi diversi e quando si incontrano lo fanno in campo neutro, nella Brianza, sempre avvolti da una estraneità rispetto a ciò che li aspetta al loro ritorno, come se stessero vivendo una vita parallela nella quale il mondo conosciuto non esiste più.
Sebbene il rapporto carnale sia l'esternazione del loro legame, la distanza che separa i protagonisti va a sottolineare un'esigenza di unione che va oltre la corporalità. Nelle scene in questione emerge quindi una passionalità estrema che fa dimenticare ai due amanti cosa ci sia al di fuori del loro personale universo, facendoli così divenire un'unica grande entità che si completa. Se da una parte troviamo l'esaltazione dell'eros, dall'altra emerge la beatitudine di emozioni che bastano a se stesse senza aver bisogno di null'altro se non la consapevolezza del sentimento, dove la comprensione di tale verità è data  dall'alternanza tra passato e presente nel racconto.


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