lunedì 23 maggio 2016

Sotto i suoi occhi, di Olga Gnecchi

   

Anno:2016
Formato:E-book
Genere:Thriller
Pagine:307
Prezzo: €2,99

Durante il giorno, Borgovecchio è una pacata cittadina boschiva che si affaccia sul mare, mentre al calar del sole diviene il fulcro di una accesa movida notturna. Al suo interno le giornate scorrono tranquille fino a quando il parco non diventa lo scenario di un macabro omicidio che darà il via ad una lunga serie. Proprio in quel periodo, Luce de Amicis si trasferisce nella cittadina in qualità di medico legale e inizia a frequentare Claudio, un manager nel campo della telefonia abbandonato dalla madre ad appena tre anni, cresciuto da un padre con un carattere forte che a settant'anni decide di trasferirsi in una casa riposo, per non far  pesare al figlio i suoi ultimi giorni di vita e soprattutto portarsi dietro un segreto sconcertante. Il ragazzo accetta a malincuore la decisione del padre e si concentra sul lavoro e gli amici, tra i quali ci sono Paolo, marito infedele e violento, e Davide, un latin lover che a breve si ritroverà coinvolto, con Claudio, in un assurdo circolo legato agli omicidi del bosco. Mentre il mistero si fa sempre più fitto e Luce prova a ricostruire gli ultimi istanti delle vittime insieme all'irascibile ispettore Lanza, Claudio inizierà a udire voci lontane e ricevere strane telefonate che lo porteranno a scavare nell'oscuro passato di sua madre fino a scoprire una sconvolgente verità.

La storia scorre veloce in un continuo susseguirsi di colpi di scena disorientando il lettore, che non sarà in grado di abbandonare il libro prima della scritta "Fine". I personaggi sono ben costruiti, con una storia personale chiara e definita, inseriti gradualmente in maniera furba, all'interno di tutto il contesto. I luoghi vengono descritti in maniera essenziale, usando ciò che basta per non appesantire e stancare la lettura, dando così maggior rilievo alle situazioni chiave che definiscono la narrazione. La trama è infatti retta da un intreccio scenografico che non si perde in convenevoli. Ogni singolo tassello che compone la storia è stato distribuito in maniera sapiente all'interno della stessa senza lasciare nulla al caso, senza tradirsi mai ed evitando così di rovinare le ultime pagine svelandone l'epilogo finale prima del tempo. Precisa, sintetica e al tempo stesso completa di tutti gli elementi necessari a far comprendere l'evoluzione dei fatti, Olga Gnecchi fa di questa sua opera un capolavoro del thriller.

                                                                                  


"Il suo corpo non obbediva ai comandi. Cercò di ricordare cosa le fosse accaduto. Un uomo ... forse. Era confusa e avrebbe pianto. Si accorse, con sgomento, che non riusciva neppure a sbattere le palpebre"

"Davide aveva sempre la solita idea fissa per tutti i sabato sera. La parte delle "ragazze da portare via" spesso riguardava soltanto lui, dato che Claudio non aveva più alcuna voglia di portarsi a letto donne di cui probabilmente non conosceva neppure il vero nome"

"Non provava più tutto quel dolore. Eppure non riusciva a non pensar a quegli occhi e a quella voce, cose se si aspettasse di sentire pronunciare ancora quella domanda da qualcuno che si trovasse dietro di lui"

"Non le era mai capitato un omicidio. Non era eccitata soltanto per l'autopsia ma per tutta la situazione che l'avrebbe vista collaborare alle indagini. Col suo lavoro avrebbe potuto aiutare qualcuno"

"I fiori avevano iniziato a sbucare fuori persino dal cemento come se fosse terreno concimato, e le loro radici creavano spaccature ai bordi delle strade"

"Nulla appariva fuori posto. Le finestre erano chiuse, la serratura non era stata forzata, nessuno aveva frugato nei cassetti o negli armadi. Solo quel piccolo cellulare bianco"

"Affondò un'altra volta le unghie nella carne, strinse ancora per marchiare la pelle della sua vittima, finché gocce di sangue fluirono pigramente dalle ferite. Stremato, cedette e allentò la presa"

"Alberto Lanza era sempre stato un uomo burbero e scontroso. Non amava la compagnia, non amava scherzare e sembrava, addirittura, odiare tutto ciò che si muoveva; ma amava molto il suo lavoro"

"Meno di tre minuti per morire. (...) Un minuto per perdere conoscenza e tutti i riflessi volontari, mentre tutto l'ossigeno rimasto nei polmoni si esauriva. Il polso che rallentava per poi risalire nuovamente di frequenza. L'aumento della pressione di quasi due volte più del normale, mentre le contrazioni dei muscoli si trasformavano in convulsioni"

"Avvertì un dolore sordo e atroce, come non aveva mai provato in vita sua. Come se avesse picchiato contro una lastra di ferro, sentendo persino il rumore del metallo piombato sulla sua faccia. (...) Lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere, neppure se ne avesse avuto la forza, e non riusciva a capire"

"A quel punto, Claudio non era più certo di voler sentire quella storia. Non aveva idea si cosa sua zia stesse per dirgli. Anche suo padre gli aveva detto che cercava soltanto si proteggerlo"

       



                                                                INTERVISTA

Claudia) Salve Olga, ti do il benvenuto nel mio piccolo salotto letterario dove parleremo del tuo libro. "Sotto i suoi occhi" è un thriller intenso dalla trama elaborata. Com'è nato e quanto tempo hai impiegato a crearlo?
Olga) Grazie Claudia. È un piacere per me rispondere a questa piccola intervista.
Ho iniziato a scrivere "Sotto i suoi occhi" cinque anni fa, quasi per caso. Avevo una certa familiarità con i racconti brevi, ma mai avevo provato a cimentarmi in qualcosa di più ampio respiro. Essendo il primo romanzo, ho impiegato un anno per scriverlo e all'inizio non avevo bene in mente la storia. Mi bloccavo spesso, anche perché ci ho messo un po' a prendere in seria considerazione il fatto che un giorno avrei potuto pubblicarlo, non conoscendo nulla in merito al mondo dell'editoria e tutto ciò che vi ruota intorno. Poi ho capito che dovevo smettere di pensare troppo e lasciare che fossero i personaggi a guidarmi. E la seconda metà del romanzo è venuta fuori in appena due mesi.


C. Il cardine del romanzo è un tema che si ripete costantemente nella vita reale, condito da un pizzico di puro paranormale. Qual è il senso profondo della storia che narri?
O. Credo che salti subito all'occhio il trinomio scelta-caso-destino mentre conosciamo i personaggi. Le scelte sono elementi razionali, il caso e il destino non sono facili da spiegare, ed è per questo che ho scelto di inserire quel "pizzico di paranormale" perché a volte non possiamo proprio negare che esso esista e che faccia parte della vita reale. Inoltre, spero risalti il chiaro messaggio contro la violenza sulle donne. Il male non è mai necessario.


C. Un bravo scrittore è prima di tutto un ottimo lettore. Chi sono i tuoi autori preferiti e in che modo hanno influenzato il tuo stile?
O. Leggo davvero moltissimo (a volte credo che perderò la vista!). Ci sono autori, sia tra i grandi che tra gli emergenti, da cui si può sempre imparare qualcosa. Quelli che mi hanno influenzato di più riguardo i temi sono Ken Follett e John Connolly. Ma è stato Haruki Murakami ad aprirmi un mondo. Con lui ho scoperto il surreale, elemento di cui sono permeati i miei ultimi lavori. Per quanto riguarda lo stile, non saprei cosa rispondere. Quando scrivo, cerco di essere semplice, breve e diretta, affinché i concetti possano essere chiari a chiunque legga il testo. Un trucchetto insegnatomi dal mio professore di lettere del liceo.


C. Parlaci un po' della tua carriera letteraria, lavori precedenti e progetti futuri.
O. Oltre a "Sotto i suoi occhi", ho pubblicato un altro thriller "L'ultima cella", una raccolta di racconti "Racconti che non hanno un titolo e altri sogni", una parodia erotica, racconto lungo scritto col collega e amico di penna Gianluca Ingaramo e un racconto comico "Man1/2Cop" in lingua inglese, tutti disponibili su Amazon.
Adesso sto lavorando a due romanzi, un thriller con sfumature surreali e una sorta di favola gotica molto particolare. Vedremo cosa ne verrà fuori.


C. Un modo che riesce a dare visibilità agli autori emergenti, viaggia sicuramente via web. Che rapporto hai con internet ed i social network in generale?
O. Chiunque voglia intraprendere questa strada deve per forza avere un buon rapporto col web e i social network. Ormai sono uno dei pochi mezzi a disposizione per pubblicizzarsi e far conoscere agli altri il proprio lavoro. Io non amo particolarmente pubblicizzarmi, ma riconosco che se non fossero esistiti Facebook, Twitter o le piattaforme dedicate al mondo della scrittura, adesso in pochi conoscerebbero il mio lavoro, così come io non avrei conosciuto gente meravigliosa tra i miei lettori e bravissimi colleghi scrittori.


C. Una domanda che non può mancare di soddisfare la curiosità generale è questa: Chi è Olga Gnecchi nella vita comune?
O. Sono sposata e ho una figlia di sei anni a cui mi sto dedicando con tutta me stessa. Mi prendo cura della mia famiglia e ho abbastanza tempo da riservare alla scrittura e a tutto ciò che vi ruota intorno, leggere, studiare, ricercare, leggere, scrivere, leggere... Avete capito.


C. Chi scrive sente l'esigenza di avere sempre a portata di mano carta e penna. Ma si sa, ogni tanto bisogna anche staccare! Oltre alla letteratura quali sono le tue passioni più forti?
O. È vero, si sente il bisogno di staccare, altrimenti si rischia di andare in tilt e di non riuscire più a elaborare idee e concetti. Un'altra mia grande passione è la chitarra e di conseguenza la musica. Anche se suono da autodidatta, sento spesso il bisogno di strimpellare qualche accordo, magari cantando a squarciagola (sempre che non ci sia nessuno in giro!)


C. Grazie per il tempo passato insieme. In attesa del tuo prossimo lavoro ti va di condividere con noi una breve frase, aforisma o massima, che ti rappresenti in questo momento?
O. Grazie a te, per il tempo che hai concesso al mio romanzo e quindi a me!
C'è una frase che ho scritto un po' di tempo fa e che sta continuando a ispirarmi e a spronarmi nella stesura di uno dei nuovi romanzi: "Siamo soltanto l'ombra immobile della nostra coscienza." Spero sempre nel giusto raggio di sole. ;)

Claudia Mameli

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